lo sguardo di tutti i credenti si posa sul mistero dell’amore di Dio che, nella croce di Cristo, si manifesta nella sua pienezza. Proprio in questa data, il nostro istituto ha avuto la gioia di vivere un momento di grazia particolare: la rinnovazione dei voti di suor Jamila.
Il Vangelo proclamato oggi (Gv 3,14-17) illumina profondamente questo gesto. Gesù afferma: «E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna. Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito…»
Le parole del Vangelo ci mostrano che l’amore non si esprime solo con le parole, ma con la vita donata. La croce, segno di dolore e sconfitta, diventa in Cristo segno di vittoria e di speranza. Allo stesso modo, la scelta della vita consacrata è un continuo lasciarsi innalzare con Cristo, perché la propria esistenza sia un dono d’amore al Padre e ai fratelli.
Oggi suor Jamila ha ripetuto il suo “sì” a Dio, rinnovando la promessa di vivere nella povertà, castità e obbedienza. Questo sì, inserito nella festa della Croce, acquista un significato ancora più profondo: come Gesù si è donato totalmente, così la consacrata offre tutta sé stessa per amore.
Per la nostra comunità, la celebrazione non è stata soltanto un atto personale, ma una vera testimonianza ecclesiale. Essa ricorda a ciascuno che la fede non si vive una volta per tutte, ma va rinnovata, custodita e alimentata quotidianamente.
Concludiamo con le parole di san Paolo: «Quanto a me invece non ci sia altro vanto che nella croce del Signore nostro Gesù Cristo» (Gal 6,14). Che anche il cammino di suor Jamila e del nostro istituto sia sempre segnato dalla luce della Croce e dalla forza dell’amore di Dio che salva.
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